Descrizione
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Descrizione: il vitigno bianco autoctono per antonomasia nella sua migliore espressione; corpo, tipicità, sapidità ed acidità. Si presenta dorato con immediati richiami di vegetali – su tutti la camomilla ed i fiori gialli. In bocca è fresco, vivace, multiespressivo con beva sempre richiamata grazie alle note saline.
L'Azienda: Quella di Collecapretta è prima di tutto una azienda agricola promiscua con allevamento (Azienda Agricola Mattioli Vittorio) che vive e produce da tre generazioni sulle stesse terre protette dai Monti Martani nella campagna di Spoleto. Il metodo di conduzione è quello naturale, con il massimo rispetto dei cicli naturali ed escludendo l’uso di erbicidi, pesticidi e diserbanti. I vigneti sono tradizionali del territorio - siamo nella patria del Trebbiano spoletino na qui troviamo anche grechetto, ciliegiolo e sangiovese su tutti– con qualche contributo extraregionale che comunque rispetta ciò che dopo la seconda guerra accadde con l’impianto su tutta la regione di vitigni come il barbera o il merlot. L'azienda si estende su circa 50 ettari di cui solo 6 vitati.
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Descrizione: il vitigno bianco autoctono per antonomasia nella sua migliore espressione; corpo, tipicità, sapidità ed acidità. Si presenta dorato con immediati richiami di vegetali – su tutti la camomilla ed i fiori gialli. In bocca è fresco, vivace, multiespressivo con beva sempre richiamata grazie alle note saline.
L'Azienda: Quella di Collecapretta è prima di tutto una azienda agricola promiscua con allevamento (Azienda Agricola Mattioli Vittorio) che vive e produce da tre generazioni sulle stesse terre protette dai Monti Martani nella campagna di Spoleto. Il metodo di conduzione è quello naturale, con il massimo rispetto dei cicli naturali ed escludendo l’uso di erbicidi, pesticidi e diserbanti. I vigneti sono tradizionali del territorio - siamo nella patria del Trebbiano spoletino na qui troviamo anche grechetto, ciliegiolo e sangiovese su tutti– con qualche contributo extraregionale che comunque rispetta ciò che dopo la seconda guerra accadde con l’impianto su tutta la regione di vitigni come il barbera o il merlot. L'azienda si estende su circa 50 ettari di cui solo 6 vitati.
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